venerdì 22 maggio 2009

Informazioni utili



Perchè ospitarli? _

Perché ospitare un bambino bielorusso? La risposta a questa domanda trova le sue fondamenta in una ben precisa data: il 26 aprile 1986. E’ questo il giorno in cui accade il disastro di Cernobyl. E’ questo il giorno in cui intere popolazioni si ritrovano in una situazione di emergenza. E a distanza di anni necessitano ancora di sostegno e umanità. L’unico rimedio per poter dare sussistenza è quello di aiutare le nuove generazioni, quei bambini che nel 1986 ancora non erano nati. Questo perché rappresentano il futuro dell’Ucraina e perché sono i soggetti più a rischio, data la loro giovane età, di malattie per le conseguenze di quel nefasto giorno di tanti anni fa. Proprio per questo si rende utile e necessaria l’ospitalità di questi bambini da parte di famiglie straniere, nel nostro caso italiane. Già, perché ospitare per un certo numero di giorni all’anno (uno o due mesi) un bambino proveniente dalle zone contaminate dall’esplosione della centrale significa dare loro l’opportunità di ridurre notevolmente la quantità di radioattività assorbita dall’organismo, grazie alla permanenza in un ambiente non contaminato e ad un’alimentazione priva di radionuclidi. Perché i bambini sono i soggetti più a rischio in casi di inquinamento atmosferico, quale può essere quello da elementi radioattivi? L’elevata velocità dell’accrescimento cellulare, oltre all’abbassamento delle difese immunitarie e del sensibile aumento dell’insorgenza di patologie comuni a carico del sistema respiratorio rende i bambini maggiormente predisposti rispetto all’organismo di una qualunque persona adulta. La via principale della contaminazione è la coltivazione di prodotti alimentari nelle aree inquinate e giornalmente consumati dalle popolazioni che vi abitano. Per questo si rende necessaria un’ alimentazione sana e controllata per i minori che soggiornano al di fuori della Ucraina.

L’ospitalità dei bambini provenienti da Cernobyl e da zone limitrofe è quindi ad oggi una forma umanitaria di solidarietà consolidata dal punto di vista scientifico e praticata in numerosi Paesi, quali Germania, Francia, Polonia, Belgio, Inghilterra, Stati Uniti, Cuba, Canada, Giappone e tanti altri, oltre ovviamente all’Italia.

Autorevoli ricerche effettuate dell’ENEA hanno piacevolmente dimostrato che l’ospitalità in Paesi stranieri è molto utile; dopo appena trenta giorni di soggiorno in una zona non contaminata un bambino perde dal 30 al 50% del cesio-137 assorbito (il radionuclide più presente nell’organismo dei bambini contaminati) riducendo così la possibilità di ammalarsi di tumori, leucemia ed altre patologie collegabili alle conseguenze della radioattività. Una continuità del progetto durante gli anni può risultare decisamente molto importante.

Crediamo sia utile ripetere che il fattore principale per un corretto ed efficace soggiorno sia l’alimentazione, che deve prevedere frutta e verdura fresche, cibi genuini o fatti in casa, il giusto apporto di amidi e di fibre (pasta, riso, cereali etc.), di pesce e di carne, riducendo sale, dolciumi e burro, evitando i cibi preconfezionati (dolci o salati che siano) e prediligere l’acqua come bevanda abituale.
Mangiare sano rafforza le difese immunitarie, già fortemente compromesse dalla situazione ambientale in cui i bambini vivono e dalla dieta molto povera a cui sono giornalmente sottoposti a base di: patate, pane di segale, barbabietole, cavolo e carne di maiale.

Pur non avendo affrontato gli aspetti scientifici più cavillosi, in questa pagina abbiamo trovato una risposta alla domanda di apertura:

Perché ospitare un bambino?

Perché sarà grazie ad ognuno di voi se per questi bambini ci sarà una speranza di vita in più

Ospitare temporaneamente un bambino bielorusso è un gesto di grande umanità che non richiede una predisposizione specifica. Chiunque può aderire ai progetti che il Gruppo di Oderzo-Motta “Bambini di Cernobyl “ offre alle famiglie che desiderano compiere un atto di solidarietà verso chi è meno fortunato. Chi decide di partecipare può scegliere tra diversi progetti:

Progetto “Estate luglio e/o agosto”

· ospitare il bambino nel solo mese di luglio o agosto;

· ospitare il bambino nei due mesi di luglio e agosto;

Progetto “Natale”

· ospitare il bambino indicativamente da metà dicembre a metà gennaio.

Fate una telefonata, saremo felici di conoscervi e darvi ulteriori informazioni

Per chi aderisce al progetto si organizzano degli incontri tenuti dai responsabili del gruppo prima dell’arrivo dei bambini, per dare alle famiglie dei consigli utili per affrontare l’inserimento dei nuovi ospiti

Notizie utili _

L’Associazione Help for children di Brescia, alla quale le famiglie di Oderzo-Motta fanno riferimento per questo progetto, ha sviluppato una serie di iniziative in Bielorussia, tra queste l’apertura di una sede a Gomel’ per poter organizzare al meglio i viaggi dei bambini in Italia.

La quota del viaggio A/R è a carico delle famiglie ospitanti.

Tutti i bambini ospiti sono sani: non presentano alcun sintomo di patologie evidenti o nascoste e non hanno assolutamente alcuna malattia trasmissibile ai membri della famiglia ospitante.

Durante la loro permanenza presso le famiglie italiane, i giovani ospiti sono coperti da un’assicurazione sanitaria espressamente stipulata con la Regione Veneto e al pari dei cittadini italiani, usufruiscono di tutte le cure mediche in caso di eventuali infortuni e malattie.

In aggiunta, i bambini usufruiscono di una copertura assicurativa privata per danni contro terzi e infortuni.

Tutti i gruppi viaggiano assieme ad un’accompagnatrice bielorussa chiamata a svolgere le formalità burocratiche del viaggio, per contribuire e migliorare la permanenza dei ragazzi nel nostro paese.

L’accompagnatice è ospite presso una o più famiglie del Gruppo di Oderzo “Bambini di Chernobyl”.

Infine, l’Associazione organizza nel periodo estivo numerose occasioni di incontro con il molteplice fine, sia per i bambini bielorussi di mantenere i contatti con i loro connazionali e con la loro lingua e contemporaneamente di conoscere la cultura e le bellezze del nostro Paese, sia per le famiglie ospitanti di usufruire di un’occasione di socializzazione e confronto fra di loro.www.helpforchildren.it sede: via Tre Piere, 7/A - 31046 Oderzo (Treviso)

e- mail: oderzochernobyl@libero.it

Celante Paolo e Sara - 348.3594905

Bellinzani Egidio - 0422.710585

Dalla Nora Mansueto - 0422.741466

Lavore Pietro e Mirella - 0422.713150

Zigoni Daniele e Nadia - 0422.853824

LITHOS
Comunicare per vendere www.litos.

L’ESPERIENZA DI ALCUNE FAMIGLIE DI ODERZO

Già da qualche anno alcune famiglie di Oderzo hanno aderito ad un’iniziativa avviata ormai in molti comuni italiani, ospitando per un mese (luglio o agosto) bambini di età compresa tra i 7 e i 12 anni, provenienti dall’area circostante la centrale di Chernobyl, tristemente nota per l’esplosione avvenuta il 26 aprile del 1986.

Tale soggiorno in Italia permette ai ragazzini bielorussi di vivere lontano dal proprio territorio contaminato da radiazioni nucleari, in un contesto di maggior benessere rispetto al loro Paese di provenienza, e di alimentarsi con cibi sani e di qualità.

Nel corso degli anni il numero dei bambini ospitati è aumentato notevolmente.

Alcuni componenti di famiglie ospitanti hanno partecipato ad alcuni viaggi organizzati da HELP FOR CHILDREN che da anni porta avanti il progetto “Help for Chernobyl Children” a Gomel’ (città e regione di provenienza di molti ragazzi bielorussi) ed hanno potuto toccare con mano varie situazioni di povertà e bisogno. Ciò ha ulteriormente motivato le famiglie a credere nell’iniziativa per sensibilizzare altre persone.

Durante il periodo di permanenza in Italia i bambini vivono in famiglie preferibilmente con figli loro coetani e sono accolti con semplicità, nel rispetto delle loro abitudini, credo religioso e cultura.

Sono trattati come fossero figli nostri, offfrendo loro le cose necessarie e si accetta senza drammi imprevisti che in un mese si possono verificare.

La diversità di lingua non è mai stata ostacolo all’intesa reciproca grazie alla nostra innata capacità di comunicare a gesti, e ad un particolare vocabolarietto fornito dall’associazione.

I bambini hanno partecipato, su iniziativa delle loro famiglie ospitanti, ai Centri Estivi organizzati dal Comune di Oderzo, ai Corsi di nuoto organizzati dalla Società A.R.C.A. Nuoto di Oderzo, al GREST organizzato dalla Parrocchia di Oderzo, inserendosi in contesti che li hanno messi in contatto anche con molti altri ragazzi della città.

Sono state organizzate feste e occasioni d’incontro tra le famiglie ed i loro ospiti che hanno contribuito ad essere accolti con simpatia anche nei Comuni limitrofi.

NOTIZIE UTILI

L’Associazione HELP FOR CHILDREN di Brescia, alla quale le famiglie di Oderzo hanno fatto riferimento per questo progetto, ha sviluppato una serie di iniziative in Bielorussia, tra queste l’apertura di una sede a Gomel’ per poter organizzare al meglio i viaggi dei bambini in Italia.

I bambini con particolari problemi di salute sono ospitati negli istituti, sono vaccinati contro le malattie infettive e sono coperti da assicurazione per tutto il periodo del soggiorno.

Tutti i gruppi viaggiano assieme ad un’accompagnatrice bielorussa chiamata a svolgere le formalità burocratiche del viaggio, per contribuire e migliorare la permanenza dei ragazzi nel nostro paese.

L’accompagnatice è ospite presso una o più famiglie dell’Associazione di Oderzo “Un aiuto ai Bambini di Chernobyl”.